Riconoscimento facciale, maxi-multa del Garante della privacy a Clearview AI — Societaria

Imposta una sanzione di 20 milioni di euro alla discussa società americana specializzata in riconoscimento facciale che acquisisce dati sul web.
Non tutto quello che si può fare con le tecnologie è sempre lecito. Anzi. Il Garante per la Privacy ha imposto una sanzione di 20 milioni di euro a Clearview AI, società americana specializzata in riconoscimento facciale che acquisisce dati sul web, “per aver messo in atto un vero e proprio monitoraggio biometrico anche di persone che si trovano nel territorio italiano”. Dall’istruttoria svolta dal Garante è emerso che “i dati personali detenuti dalla società, inclusi quelli biometrici e di geolocalizzazione, sono trattati illecitamente, senza un’adeguata base giuridica”. Inoltre sono stati violati principi come “la tutela della riservatezza e il diritto a non essere discriminati”.

Chi è Clearview AI?
Clearview AI offre tecnologie di sorveglianza a forze dell’ordine e aziende private. Per allenare i suoi algoritmi di riconoscimento facciale ha raccolto un archivio di volti prendendole direttamente dai social network in modo automatico attraverso tecniche di scraping. Secondo Il Washington Post che è venuto in possesso di una presentazione agli investitori risalente a dicembre dell’anno scorso il loro database è di oltre 100 miliardi di foto. In pratica, avrebbero almeno 14 scatti per ogni abitante del Pianeta. E possiamo serenamente escludere che abbiano chiesto a tutte le persone il consenso per l’uso della loro immagine.