La sconfitta contro il Camerun non dovrebbe rimanere senza conseguenze per una squadra che stava già uscendo da una Coppa d’Africa totalmente mancata.
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Sul prato dello stadio Mustapha-Tchaker di Blida, nel nord dell’Algeria , i camerunesi festeggiano con fervore la qualificazione ai Mondiali, ottenuta all’ultimo secondo grazie al gol dell’attaccante Karl Toko-Ekambi. Ma questo martedì sera, 29 marzo, è su Djamel Belmadi che si allenano le telecamere. Il tecnico algerino è inginocchiato, in lacrime, su questo terreno dove i Fennec non avevano mai perso fino ad allora. Colui che aveva permesso all’Algeria di salire al vertice del calcio africano nel luglio 2019, al Cairo, vincendo la Coppa d’Africa (CAN) contro il Senegal, è rimasto congelato e inconsolabile per lunghi minuti, nonostante i gesti di conforto di diversi dirigenti della federazione.
Poco prima della fine del match, gli algerini, dopo aver subito un primo gol, avevano comunque pareggiato per capriccio di Ahmed Touba. Con il successo ottenuto il 25 marzo a Douala (1-0) nell’andata, la qualificazione ai Mondiali sembrava certa. In conferenza stampa, Djamel Belmadi, ancora sotto shock, ha ricordato che la sua squadra aveva “dominato, tanti tiri in porta” , ma che aveva “fallito a dieci secondi dalla fine per un problema di concentrazione”. Poi l’allenatore ha aggiunto che bisognerà fare in fretta “fare il punto e alzarsi velocemente” .